“1806, Invasione napoleonica a Lago”

“1806, Invasione napoleonica a Lago” – A Lago (Cs) rievocazione storica itinerante domenica 15 ottobre 2023.

“Dopo lo sbarco inglese ad Amantea del generale Stuart, il 5 luglio il duca di Cassano Michele Pezza, detto Fra Diavolo, corse a Lago per organizzare la resistenza…”.

Un tuffo nel passato per rivivere alcune pagine di Storia di un piccolo borgo calabrese. Nel comune di Lago (Cs) si è tenuta per la prima volta la rievocazione storica di un fatto realmente accaduto: il 5 luglio del 1806 vi fu uno scontro tra 800 Francesi e gli uomini della resistenza del duca Michele Pezza, durante il quale persero la vita 70 laghitani. L’episodio noto come “l’eccidio di Lago”, è inserito nel più ampio contesto dell’insurrezione calabrese del 1806, contro i Francesi.

La manifestazione, realizzata dal Comune di Lago e sostenuta dal Ministero della Cultura nell’ambito del Fondo nazionale per la Rievocazione storica, è stata inscenata secondo l’ambientazione storica di riferimento a partire dall’ arrivo delle truppe francesi nel Comune di Lago. Cuore dell’iniziativa la rappresentazione teatrale dello scontro tra i soldati borbonici e gli uomini della resistenza di Michele Pezza, detto “Fra Diavolo”.

Attiva la partecipazione degli abitanti del Borgo con il coinvolgimento della comunità argentina locale, abbigliati come figuranti con gli splendidi costumi del Maestro Giuseppe Emilio Bruzzese.

È stato dato risalto anche a figure storiche locali come il parroco Don Antonio Palermo che armò i laghitani, e molta cura è stata posta nella scelta delle armi e accessori del tempo, ogni episodio è stato rappresentato conforme a quanto avvenuto all’epoca.

Scene rappresentate:

1 arrivo delle truppe francesi, paese illuminato con fiaccole, torce e lanterne a petrolio;  

2 posizionamento degli uomini di Fra Diavolo e reclutamento ad opera del parroco;  

3 accampamento a Laghitello in attesa della battaglia

4 azioni di Pietro de Luca in danno dei Francesi

5 resistenza e battaglia con la rappresentazione delle vittime locali e della sepoltura di Charl Martin, soldato francese, nella chiesa di S.M. del Soccorso.

Il programma ha preso il via alle 17 in Piazza del Popolo, con il concerto “Sinfonie dell’Ottocento” del quintetto di ottoni del Maestro Triestino Marrelli ed è proseguita con un pubblico incontro a cura di Sergio Chiatto, Deputato di Storia Patria per la Calabria.

Alle 18 i visitatori sono stati accompagnati in Piazza S.S. Annunziata: ad attenderli l’artista Greta Belometti che ha illustrato la storia dell’avvenimento attraverso la tecnica artistica della San Art, l’affascinante tecnica illustrativa di manipolazione dei granelli di sabbia su di un piano luminoso.  In questo modo è stata creata una interazione innovativa tra passato e presente con un linguaggio capace di attrare il pubblico dei più giovani e soprattutto dei più piccoli. I

Alle 18:30 i figuranti sono apparsi in corteo alle Cascate di Laghitello, luogo in cui è stata messa in scena la vera e propria dimostrazione della battaglia, per concludersi con una degustazione enogastronomica di pietanze e la presentazione in chiave showcooking dei piatti tipici dell’epoca borbonica.


L’evento è stato gratuito e, per consentirne una massima diffusione trasmesso anche online. La promozione affidata ad ufficio stampa dedicato, che ha funzionato sia online che offline, ha avuto ampio spazio sulle testate giornalistiche online e di carta stampata e diverse interazioni sui social. Ciò ha consentito di coinvolgere un pubblico proveniente anche dai territori limitrofi ed extra provinciali raggiungendo circa 500 turisti in più rispetto al dato della popolazione di lago.

Dal punto di vista sociale, la manifestazione è stata un’eccezionale opportunità di coinvolgimento della cittadinanza. Una forma di cittadinanza attiva nel recupero della propria storia.  I preparativi stessi dell’evento e la partecipazione attiva sono stati un momento di aggregazione e di affiatamento generazionale.

Dal punto di vista culturale, l’evento ha rappresentato una felice sintesi fra approfondimento storico, racconti quasi leggendari della tradizione orale popolare e studi su documenti finora non sufficientemente approfonditi. Si è lavorato in gruppo con iniziative volte a migliorare la conoscenza storica dei fatti nella popolazione residente, con rilettura dei testi storici e dei ritrovamenti. Tra le attività propedeutiche un convegno sui fatti reali e prove generali che hanno coinvolto i residenti tutti al fine di rendere coerente l’evento drammaturgico.

Da un punto di vista di sostenibilità del progetto, il quadro economico è stato rispettato in ogni voce, realizzato grazie ai fondi comunali ed alla presenza di uno sponsor privato.

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